Alla ricerca della QUALITÀ

UN NUOVO IMPIANTO PER UNA MASSIMA QUALITÀ PRODUTTIVA

Carba ha recentemente messo in campo, per il revamping dell’impianto produttivo di Soncino, il nuovo impianto Cifa Moove 90 per la produzione dei calcestruzzi.

Vero che la produzione del calcestruzzo è, secondo recenti studi, uno dei processi più impattanti a livello di emissione di Co2 in atmosfera e, altrettanto vero, è che spesso molti calcestruzzi lasciano a desiderare per qualità delle ricette e conseguente durabilità nel tempo.

Altrettanto vero però è l’assunto che un calcestruzzo ben realizzato è probabilmente uno dei materiali da costruzione più durabili nel tempo e non emette elementi inquinanti durante tutta la sua vita utile; infine può esserericiclato senza problemi in nuovi manufatti.

Da queste considerazioni partiamo per analizzare l’investimento che >>Carba<<ha recentemente messo in campo per il revamping dell’impianto produttivo di Soncino; il nuovo impianto, un Cifa Moove 90 nasce con tre obiettivi ben precisi: assicurare la massima qualità produttiva dei calcestruzzi realizzati, abbattere drasticamente l’impatto ambientale della produzione e garantire una qualità delle ricette customizzata praticamente per ogni lotto di consegna, assicurando una omogeneità produttiva impossibile con le tecnologie precedenti.

Ma vediamolo nel dettaglio.

Il cuore: il MESCOLATORE

Come accennavamo l’impianto scelto da Carba per la propria sede di Soncino è un Cifa Moove 90 con una capacità produttiva che può raggiungere i 90 m3/ora, è servito da tre sili di stoccaggio del cemento e da un’area multibaia per l’alimentazione degli interti e  ha il suo cuore nel mescolatore (attrezzatura fondamentale ancora troppo poco conosciuto in Italia). Altrettanto importante il modulo di dosaggio con sistema di pesatura a celle per cemento e acqua che consente di realizzare forniture di calcestruzzo perfettamente omogenee e, quindi, di garantire ai clienti la massima affidabilità prestazionale al momento del getto e di conseguenza durante la durata utile dei manufatti. 

Il mescolatore appunto: Carba con la premescolazione si è proposta di ottenere un calcestruzzo affidabile, resistente e duraturo. Non solo: ci sono anche notevoli benefici ambientali grazie alla riduzione di emissioni gassose. Il mescolatore (con volume di mescolazione di 2 metri cubi) permetterà all’azienda di Soncino  notevoli risparmi grazie a un utilizzo più efficiente degli ingredienti, al risparmio di carburante delle autobetoniere, e alla minore usura delle stesse.

Il mescolatore montato sull’impianto di Soncino è del tipo a doppio albero, che garantisce una mescolazione di alta omogeneità grazie alle pale interne montate su due alberi orizzontali, movimentati da altrettanti motoriduttori.La tramoggia di scarico è rivestita in gomma per assicurare uno scorrimento ottimale del calcestruzzo e termina, nella parte inferiore, con una calza in gomma per il carico della autobetoniere, fissata alla tramoggia stessa con un collare.

Per abbattere le emissioni polverose, sul mescolatore Carba ha installato unfiltro di depolverizzazione a 12 m3 per aspirare l’aria contaminata da cemento ed evitare emissioni di polveri nell’ambiente. La polvere di cemento bloccata dalle tasche del filtro (un Dust 211), ricade direttamente nel mescolatore. Un altro filtro, in questo caso installato sui sili di cemento, aspira e depolvera l’aria contaminata dal cemento durante le operazioni di carico dei sili, evitando, anche in questo caso, ogni emissione di inquinanti in ambiente.

Particolare attenzione anche alla limitazione delle emissioni rumorose, anche se l’impianto di Soncino non sorge in un’area con sensibilità particolari in questo senso: sono state effettuate tutte le verifiche in sito da parte di un tecnico esterno competente in acustica che ha compilato una valutazione acustica competa ai sensi della legge 447/1995 (Legge quadro sull’inquinamento acustico).

L'ACQUA

Una risorsa da PRESERVARE

Un altro aspetto fondamentale che contraddistingue il nuovo impianto di Soncino è rappresentato dai moduli di raccolta e riciclo delle acque, non solo quelle di lavorazione, ma anche quelle recuperabili dal calcestruzzo di ritorno. Un’apposito impianto di trattamento, con vasche di decantazione e di separazione, è stato realizzato accanto all’impianto e consentirà di recuperare le acque, riducendo l’impiego complessivo del prezioso liquido.

Inoltre l’intera area dell’impianto prevede un attento sistema di raccolta, recupero e trattamento delle acque piovane, con lo scopo di azzerare eventuali dispersioni nel terreno di acque parzialmente inquinate da residui di boiacche o di additivi necessari per la realizzazione dei calcestruzzi. Tutto il processo produttivo è infine gestito in remoto da un’apposita sala controlli esterna.

OBIETTIVO PRINCIPALE

Qualità nel TEMPO

“Alla base dell’investimento nel nuovo impianto di Soncino c’è la precisa volontà di garantire la massima qualità delle forniture” – sottolinea Mauro Carminati, Amministratore delegato di Carba che continua – “produciamo calcestruzzo in gran parte per la nostra attività di impresa (o per i nostri manufatti prefabbricati) e quindi siamo noi stessi i nostri primi clienti e per questo ci siamo dotati di un impianto che ci garantisse una produzione di alto profilo”.

“Carba realizza opere per importanti gruppi industriali e di investimento chepretendono rispetto delle tempistiche e ci incaricano del controllo dell’intero processo produttivo; proprio per questo abbiamo ampliato il nostro perimetro di impresa alla produzione del calcestruzzo e delle reti di armatura, in modo dipoter garantire al meglio la durabilità delle opere che realizziamo”.

“Il controllo completo dalla filiera, inoltre, ci permette di avere una migliore redditività aziendale, senza per questo dover far sconti sulla qualità delle opere che realizziamo. Qualità che è fondamentale anche per la nostra divisione prefabbricazione che realizza principalmente manufatti per il comparto agricolo, dove le caratteristiche di resistenza nel tempo sono fondamentali per poter aver successo sul mercato”.

Continua Carminati: “Una resistenza che possiamo garantire anche in presenza di ambienti fortemente aggressivi (come le aree di stoccaggio dei prodotti agricoli che alimentano gli impianti di biogas) anche grazie alla collaborazione con i nostri fornitori di cemento che ci garantiscono una materia prima di altissima qualitàcon una costanza prestazionale altrettanto elevata”.

“Sono davvero convinto che la Qualità delle opere e dei manufatti sia il principale parametro che può garantire il successo di gruppi come quello che dirigo è che, accanto alla qualità, debbano andare di pari passo altri due fattori fondamentali: la Sicurezza sul lavoro per i nostri collaboratori (sia che operino sull’impianto del calcestruzzo sia che siano impegnati nei nostri cantieri) e ilrispetto dell’ambiente. Ed è proprio per minimizzare l’impatto ambientale dell’impianto di Soncino che abbiamo effettuato importanti investimenti volti sia a ottimizzare il ciclo delle acque sia a ridurre lo spreco di materia prima, con processi industriali che premiano il recupero e il riuso della massima quota di materiale possibile”.

“E’ un impegno che siamo convinti ci possa essere riconosciuto dai nostri clienti, ma è soprattutto un dovere nei confronti delle generazioni future a cui dobbiamo lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato”.

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