Scavare nell'ACQUA

PRESTO, SICURI E SOPRATTUTTO BENE

Carba ha costruito un nuovo tratto di fognatura per la raccolta delle acque reflue al servizio di una importante zona industriale nei comuni di fornovo san giovanni e mozzanica.

#INOSTRICLIENTI

Chi è COGEIDE

Cogeide nasce nel 1985 sotto forma di Consorzio tra i Comuni di Mozzanica, Caravaggio e Treviglio per la costruzione e gestione degli impianti di collettamento e di depurazione delle acque (di 13 Comuni nel complesso).

Nel 1992 viene costituita Cogeide SpA (Società per Azioni a capitale pubblico totale di Costruzione e Gestione Impianti Depurazione) che nel 1993 subentra al preesistente Consorzio e assume la gestione del servizio idrico, allargando il proprio bacino di utenza ai territori dei comuni di Canonica d’Adda, Fara Gera d’Adda, Cassano d’Adda (sponda Est fiume Adda) e Pontirolo Nuovo, ampliando (dal 1997) la propria offerta anche alla gestione del gas metano a mezzo rete urbana. Nel 2008 viene attivato l’ampliamento del depuratore di Mozzanica per poter meglio far fronte alle aumentate esigenze di collettamento e depurazione dei territori gestiti.

Ogni anno Cogeide continua a investire per il miglioramento e l’efficienza del proprio patrimonio infrastrutturale una percentuale che vale 1/4 del fatturato.

ACQUA DA DRENARE DAL CANTIERE

Una terra piena di FONTI

La nuova linea fognaria si estende in un’area in cui la falda è particolarmente superficiale e ha richiesto quindi una notevole attenzione nella gestione dell’acqua in cantiere.Abbiamo superato il problema con l’uso intensivo di pompe idrovore autoadescanti e, ove necessario, con l’infissione di palancolature provvisorie e di pozzi di estrazione in calcestruzzo prefabbricato. 

Nelle zone dove il nuovo tracciato attraversava le aree abitate, per ridurre la superficie occupata dal cantiere, minimizzando così i disagi per gli abitanti, siamo intervenuti con blindoscavi a sezione definita dal progetto esecutivo redatto da PIDE;lungo il tracciato, inoltre, abbiamo realizzato un attraversamento con trivellazione orizzontale per superare, senza disturbare il traffico, una importante direttrice stradale (la SS 11). 

L’intervento di trivellazione, effettuato previo scavo di una buca di spinta, ha anche dovuto tener conto della presenza di un ossigenodotto e ha interessato la posa di una condotta DN400 con guaina DN600 per le operazioni di trivellazione/spingitubo.

Intervista a Davide Magoni, responsabile tecnico Co.Ge.I.De.

Al servizio dei nostri TERRITORI

Per conoscere il punto di vista della Committenza e le logiche che hanno portato alla realizzazione del nuovo tratto di fognatura nei Comuni di Fornovo San Giovanni e Mozzanica, siamo andati nella sede di Cogeide a Mozzanica e abbiamo intervistato il responsabile tecnico dell’azienda, l’ingegner Davide Magoni, ecco quello che ci ha raccontato.  

Cogeide opera dal 1992 nei settori speciali del servizio idrico: gestiamo la rete fognaria dei sedici Comuni della Bassa Bergamasca compresi fra il Serio e l’Adda. Tutte le reti dei vari Comuni sono convogliate attraverso dei collettori intercomunali di nostra proprietà all’impianto di trattamento e depurazione di Mozzanica. Possiamo garantire in questo impianto una capacità di 150.000 abitanti equivalenti di cui attualmente ne sfruttiamo sui 120.000 circa”. 

“Va fatta però una precisazione per meglio comprendere la dinamica dello sfruttamento del depuratore: la capacità teorica rimanente (30.000 abitanti equivalenti) è attualmente per una parte rilevante occupata dal fenomeno delle acque parassite che nei comuni dove operiamo come Cogeide è molto importante: in quattro Comuni le fognature sono in falda e quindi per sei mesi all’anno ricevono acqua indesiderata che arriva al depuratore (grigliatura, dissabbiatura, ossidazione primaria, secondaria, filtrazione, disinfezione)”.

“Il fenomeno è ancora più accentuato in caso di pioggia, in quanto l’80% dei Comuni ha ancora reti miste. Dal 2003, sugli interventi di nuova realizzazione separiamo completamente la rete fognaria da quella che gestisce la pioggia, proprio per ridurre il carico di acque non necessarie al depuratore. Tutti i nostri interventi, da quando gestiamo i 16 Comuni, sono caratterizzati dall’impiego di materiali di alta qualità (gres e, dove ci sono problemi di falda, tubi da sei metri in vetroresina a centrifugazione), volti a garantire la massima durata degli interventi nel tempo, riducendo la necessità di intervenire con rifacimenti che, al di là dei costi ulteriori non preventivabili, genererebbero disagi alla popolazione dovuti ai cantieri necessari al ripristino”.

“Un altro fattore di qualità che applichiamo in tutte le opere: richiediamo il collaudo totale di tutte le nuove reti fognarie, proprio per eliminare i possibili rischi di perdite, rotture o di pendenze errate che, una volta terminati i lavori, sarebbe difficilissimo individuare senza appunto un accurato collaudo al termine dell’opera”. 

“E’ proprio per realizzare la rete fognaria di un nuovo insediamento produttivo che abbiamo emesso un bando di gara aperta da 1.300.000 euro (dato che l’appalto complessivamente superava il milione di euro), dopo aver demandato a Pide Ingegneria la progettazione esecutiva del nuovo intervento. Tutti i tubi, in questo caso, proprio perché le falde erano superficiali (fino a un solo metro di profondità, quando la fognatura aveva profondità di interramento anche di tre metri, con un allettamento minimo di due), erano in vetroresina, non solo, abbiamo deciso di realizzare nello stesso materiale anche i pozzetti, proprio per ridurre al minimo il fenomeno delle acque parassite”.

“L’appalto è stato aggiudicato a Carba, un’impresa di cui apprezzavamo le capacità dato che aveva lavorato in passato con soddisfazione per Cogeide; l’impresa di Fontanella ha confermato la fiducia che si era guadagnata già con il primo lavoro, completando i lavori nelle tempistiche prestabilite e rispondendo appieno a tutte le caratteristiche qualitative, anche estremamente esigenti, che il capitolato prevedeva”.

“Durante il procedere dei lavori abbiamo concordato con la direzione lavori e con Carba una variante in corso d’opera che ha riguardato un tratto aggiuntivo di rete fognaria, anche questa conclusa con buon esito. Tra le caratteristiche di criticità dell’intervento, torno a ricordare che praticamente l’intero tracciato è caratterizzato da scavi in falda, con tutte le conseguenze operative del caso (prosciugamento scavi, palancolature, ecc)”.

“Come avevo anticipato, anche per il tratto di fognatura assegnato a Carba abbiamo richiesto il collaudo integrale della nuova linea, collaudo superato senza nessuna criticità o riserva”. 

“Da sottolineare: anche di fronte a eventuali criticità operative (come la variante che abbiamo citato o modifiche di progetto minori che possono sempre capitare in un’opera di questo genere), Carba ha sempre dimostrato la propensione a un’ottica di collaborazione nei confronti della Committenza e della Direzione Lavori; una collaborazione piena di spirito pratico, volta a risolvere i problemi, anche in ottica proattiva”.

“Con loro non perdiamo tempo prezioso, si privilegia appunto la risposta pratica allo scontro procedurale  e questa è una caratteristica che, anche personalmente, apprezzo moltissimo e non è assolutamente comune fra le imprese che operano nel segmento del collettamento delle acque”. 

ARTE E TECNOLOGIA DELLO SCAVO

Il segreto? RISPETTARE il terreno

Il tracciato della nuova linea fognaria si svolgeva in parte in aperta campagna e in parte in ambiente urbano; in entrambi i casi, su indicazione della progettazione e nella filosofia che contraddistingue ogni cantiere di Carba siamo intervenuti per ridurre al minimo il consumo di nuove materie prime.

Nel caso dei tratti fuori dai centri urbani, abbiamo posato le condotte fognarie in uno scavo a sezione trapezioidale con rinfianco il calcestruzzo. A chiusura dello scavo abbiamo riutilizzato, previa vagliatura, il materiale dello scavo, provvedendo a ripristinare il precedente piano di campagna.

Stessa attenzione alla minimizzazione dell’impatto ambientale anche nel contesto urbano; in questo caso la sezione è stata limitata grazie a interventi in blindoscavo. La condotta, posata su 15 cm di ghiaietto, viene ricoperta dello stesso materiale (10 cm di strato di copertura); su questo viene posato uno strato di materiale di recupero dello scavo, per poi posare 30 cm di misto cementato e 10 cm di tout venant bitumato fino a filo strada. Una volta passato il periodo di stabilizzazione del pacchetto di copertura, abbiamo fresato la pavimentazione e steso  il definitivo tappeto di usura di 3 cm, per una larghezza minima di 300 cm a garanzia della perfetta continuità nel tempo del piano stradale.

Intervista a Diego Biagioli, Direttore di Cantiere di Pide srl

I segreti del PROGETTO delle reti

Nell’ambito dell’adduzione acque non sono molti le società di progettazione che possono vantare un’esperienza e una dimensione come quella di Pide srl di Orio al Serio. La società ha realizzato per conto di Cogeide il progetto esecutivo della linea di collettazione realizzata da Carba. Per conoscerli meglio abbiamo intervistato Diego Biagioli, direttore dei lavori.

Electrade, di cui Pide srl fa parte, è un trader di energia elettrica con sede operativa a Milano e legale a Marostica; all’interno del gruppo (che da lavoro a 80 persone), Pide segue tutti gli aspetti correlati all’ingegneria sia in ottica in house sia conto terzi; Pide al suo interno è ulteriormente articolata nella Divisione Idro e nella Divisione Reti. Come Gruppo Electrade e quindi come servizi di ingegneria, stiamo operando oltreché in tutta Italia, anche all’estero, in particolare modo in Ecuador e in Grecia, dove, forti della nostra esperienza nel settore, stiamo realizzando centrali su commissione di soggetti e investitori privati”.

“La nostra mission aziendale come Pide Idro è la progettazione, realizzazione e conduzione di centrali idroelettriche di media o piccola taglia in derivazione di acqua fluente; alcune centrali vengono progettate per il nostro gruppo (progettiamo anche turbine), mentre abbiamo anche un’attività di progettazione e realizzazione conto terzi”.

Una centrale elettrica, ricordiamolo, oltre a produrre energia completamente pulita e rinnovabile, è anche un presidio sul territorio, in quanto va a installarsi solitamente in aree che negli ultimi decenni sono state abbandonate e che, spesso, sono all’origine degli eventi estremi legati all’esondazione di fiumi e torrenti che sempre più spesso si stanno verificando”.

Pide Reti segue, invece, la progettazione e la direzione lavori delle reti di adduzione e raccolta acque (tranne l’aspetto edile per il quale ci avvaliamo di studi esterni collegati), nonché quelle di distribuzione del gas. Ci occupiamo inoltre di Step-test e Ricerca perdite, di monitoraggio reti e di modellizzazioni idrauliche, di Analisi efficienza reti, impianti sollevamento e transitori di pressione, della Ricerca acque parassite, della Richiesta TEE, della  Consulenza gestionale e del Rilievo reti”.

“Abbiamo, infine, un’ultima divisione, con sede a Marostica, che segue esclusivamente le attività di service sia sulle centrali che di proprietà del gruppo Electrade sia su strutture di terzi che ci affidano tutte le attività di manutenzione delle proprie centrali”.

“La divisione Reti che ha seguito, su incarico di Co.Ge.I.De. la progettazione esecutiva e la Direzione Lavori delle linee di estensione della rete di raccolta acque reflue intercomunale dei Comuni di Fornovo San Giovanni e Mozzanica”.

“Il nuovo intervento segue la filosofia di Co.Ge.I.De. che intende massimizzare la collettazione degli scarichi urbani nei Comuni in cui l’azienda gestisce la raccolta di acque reflue; questa filosofia è ancora più esiziale in quanto in quasi tutta questa zona la collettazione interagisce con una falda molto superficiale, addirittura nel Comune di Mozzanica si ha l’affioramento con numerose risorgive”. 

“Proprio a questo scopo negli anni con Co.Ge.I.De. abbiamo realizzato una serie di campagne per la rilevazione del fenomeno delle acque parassite che impattano sull’efficienza e sulla capacità dei depuratori. Una volta individuati i punti di criticità sono stati effettuati degli interventi di correzione del fenomeno”.

“La nuova linea è stata progettata per la massimizzazione della tenuta soprattutto nei giunti tra un segmento di tubazione e l’altro, con l’impiego di materiali ad alta durabilità come la vetroresina. La scelta tecnica di questo tipo di materiale, prodotto nella Comunità Europea, è stata anche motivata dal ventaglio di pezzi speciali che i produttori di questo tipo di elementi poteva mettere a disposizione, rispetto a una gamma molto più limitata di altri prodotti più tradizionali Una scelta motivata quindi da esigenze di durabilità del manufatto, in linea con la filosofia aziendale di Cogeide che, come Pide sposiamo appieno”. “

Il nuovo intervento era composto di varie diramazioni per una lunghezza lineare complessiva di 2.300 metri; la condotta principale era un DN500, su questa si innestavano due rami secondari con diametri leggermente minori (DN400). La condotta DN500 si innesta sull’asta principale esistente che proviene da Caravaggio e scarica nel depuratore di Mozzanica, con un diametro di 1100 cm”.

All’interno dello sviluppo dell’opera, vorrei sottolineare alcune criticità, in particolar modo all’inizio del cantiere: dalla consegna della progettazione esecutiva da parte nostra, al momento in cui il progetto è stato consegnato a Carba, ci sono state delle variazioni dei sottoservizi.

Durante uno dei nostri sopralluoghi, infatti, abbiamo riscontrato sul campo la nuova posa di una linea di azotodotto di media pressione interferente con la nuova condotta; si tratta di un evento non preventivabile che avrebbe potuto impattare in maniera importante sulle tempistiche di realizzazione dell’opera e che, invece, è stato superato senza particolari problemi con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti”.

Con [CARBA] e la Committenza, in un’ottica estremamente fattiva, abbiamo discusso le varianti di progetto che poi hanno dato luogo a una variante mutualmente condivisa. Questo ha consentito, voglio sottolinearlo, di raggiungere il risultato che più ci era a cuore, consegnare l’opera alla cittadinanza nei tempi previsti”.

“Un’altra piccola variante: la bonifica degli ordini bellici che inizialmente non era inserita nella gara di appalto; come Coordinatori della Sicurezza in fase di progettazione e esecuzione dei lavori abbiamo infatti deciso che, anche se non prevista, questa attività era necessaria e quindi abbiamo provveduto a inserirla nel progetto complessivo”.

“Capitolo terre e rocce da scavo infine: siamo molto soddisfatti di essere riusciti a riutilizzare tutto il materiale all’interno del cantiere, raggiungendo due risultati importanti: abbattere l’impiego di nuove materie prime e ridurre l’impatto dei trasporti a discarica di eventuali materiali di risulta”. 

“Ritengo che questo sia un risultato importante e non semplice da raggiungere che richiede una notevole collaborazione tra il soggetto esecutore dotato di attrezzature adeguate (in questo caso una stabilizzatrice per il trattamento del materiale sul sito) e la Direzione Lavori (e il progettista ovviamente)”.

“Voglio sottolineare che con [CARBA] c’è sempre stato un rapporto molto lineare, senza problemi di sorta; l’azienda di Fontanella ha portato a termine i lavori in modo estremamente regolare, un fattore questo che, come Direzione Lavori, non possiamo che apprezzare”.

Via Bergamo, 24 – 26029 – Soncino – (CR)
Telefono: 0374 84148 | Fax: 0374 84148
E-mail: info@carbasrl.com | PEC: carbasrl@gigapec.it
Partita IVA e Codice fiscale: 03211570167

Iscrizione registro delle imprese di CR numero: 03211570167
REA N: 197789 – CR
Capitale sociale: 1.000.000,00 i.v. © 2022 
Cookie & Privacy
Reclami/segnalazioni