La casa della SALUTE

NUOVA VITA AL CAPPANONE

Carba ha realizzato il revamping chiavi in mano dello stabilimento produttivo di Farcoderma, in stretta collaborazione e in sinergia estrema con gli intenti strategici della proprietà.

#INOSTRICLIENTI

Chi è FARCODERMA

Farcoderma, recentemente entrata nel gruppo Biodue, nasce nel 2006 dall’idea imprenditoriale dei suoi fondatori basata su 20 anni di esperienza maturata nel settore farmaceutico, iniziando la sua attività con la produzione di paste e polveri dentali per conto di una nota Azienda, leader nel settore.

Col passare degli anni, il giro d’affari della Società si è notevolmente ampliato, sia nel mercato italiano sia in quello estero, diventando un polo all’avanguardia nella progettazione e produzione di medical devices, integratori alimentari e prodotti cosmetici.

Con 10 anni di esperienza alle spalle e con il nuovo sito produttivo che Carba ha completato nel 2020,  Farcoderma si propone nuovi e ambiziosi obiettivi sia in termini di espansione della propria offerta produttiva sia dal punto di vista dell’apertura ai mercati internazionali (in molti dei quali l’azienda è già solidamente presente).

#TEMPICERTI

Un intervento a 2 FASI

Acquisito da [Farcoderma] nel 2017, il nuovo capannone si inquadra in un ambizioso piano di sviluppo aziendale pluriennale.Per questo il revamping è stato immaginato fin da subito in due tranches costruttive successive, la prima terminata a settembre 2019 e la seconda iniziata e conclusa nel primo trimestre l’anno successivo.

Il timing è stato dettato da esigenze produttive e di espansione organica e ha richiesto un rigoroso coordinamento tra [CARBA] e la Committenza, in modo da rispettare esattamente le specifiche del cronoprogramma stabilito. 

1. Ottobre 2017-settembre 2019

La prima fase costruttiva è stata la più complessa e ha richiesto numerosi interventi collaterali quali la realizzazione di un collettore fognario di 100 metri per il collegamento alla rete esistente, nonchè la costruzione del blocco uffici, il revamping architettonico della facciata principale, l’allestimento dei laboratori e di una prima serie di camere bianche. Carba ha anche gestito per conto della Committenza tutte le pratiche burocratiche necessarie alla corretta e veloce esecuzione del cantiere.

2. Novembre 2019 - febbraio 202

L’intero secondo lotto è stato costruito nei mesi invernali, senza che le condizioni meteo inficiassero le tempistiche di cantiere. L’intervento ha riguardato il revamping completo di 2.500 metri quadri di stabilimento, con la costruzione di nove camere bianche, ulteriori laboratori e tutta l’estensione delle strutture di servizio.

3. Costruito per 10 anni di sviluppo

Ogni dettaglio è stato pianificato con un  orizzonte temporale di 10 anni, in modo da poter far fronte alla crescita dei volumi produttivi previsti. 

I materiali impiegati e le tecniche costruttive utilizzate sono stati esclusivamente di alta gamma in modo da garantire a Farcoderma grande affidabilità e costi di manutenzione ottimizzati.

Il PROGETTISTA

La progettazione dell’intervento di riqualificazione del nuovo stabilimento produttivo, realizzato da Carba, è stata affidata da Farcoderma allo Studio Tecnico Radici di Pumenengo (BG).

REVAMPING funzionale

Il revamping funzionale degli stabilimenti industriali dismessi è uno strumento innovativo a disposizione sia dei gruppi industriali che vogliano estendere la propria capacità produttiva senza dover costruire exnovo una struttura, sia per i fondi di investimento che intendano aumentare il valore del proprio portafoglio immobili. Carba è specializzata in interventi di questo tipo che richiedono elevata capacità gestionale e realizzativa, come ha dimostrato sul cantiere di Torre Pallavicina (BG), eseguito su una struttura di proprietà della Farcoderma. 

Oltre a tutti gli interventi strutturali, l’intervento eseguito per [Farcoderma] ha previsto una serie di lavorazioni specifiche per il segmento medicale farmaceutico, come la realizzazione di pavimentazioni in cls con finiture ad alta pulibilità, l’esecuzione degli sgusci nel punto di raccordo tra pavimento e pareti, la realizzazione di camere di compensazione per evitare la contaminazione dei locali di produzione e ricerca e la predisposizione di vani per aree a pressione positiva, destinate a separare i laboratori dagli altri locali.

Infine sono stati predisposti vani e strutture per la dotazione impiantistica che, in strutture come questa, hanno un impatto determinante sulle scelte progettuali e quindi su quelle realizzative nella fase di cantierizzazione.

Intervista a Francesco Palladini, titolare di Farcoderma

Visione, CONOSCENZA, azione

Francesco Palladini è l’imprenditore che non ti aspetti, soprattutto nell’apparentemente paludato mondo della ricerca farmaceutica; barba profetica, shorts da lavoro e avanbracci tatuati, lo vedremmo più in un drugstore lungo la Route 66 che non dietro la scrivania da cui dirige Farcoderma, in qualità di titolare e amministratore delegato. 

Ma quasi mai ‘l’abito fa il monaco’ e solo dopo poche parole capiamo meglio la sua storia, in cui visione, capacità tecnica e spirito di sacrificio danno luogo a quella rara alchimia che ha consentito a Farcoderma di crescere in doppia cifra fin dalla sua fondazione. Lo intervistiamo nella sede di Torre Pallavicina che Carba ha recentemente terminato di costruire.

“ Farcoderma  – attacca Palladini – nasce nel 2006 con l’obiettivo di entrare a far parte dei terzisti cosmetici; negli anni, con il consolidamento dell’attività, abbiamo esteso il nostro perimetro operativo anche nella ricerca e sviluppo, oltreché produzione, di integratori, dispositivi medici, prodotti veterinari e, proprio nell’ultimo periodo, nel segmento dei presidi medico-chirurgici per i disinfettanti e i biocidi”. 

“Vogliamo incrementare i marchi di nostra proprietà”

“Prima di fondare Farcoderma – continua Palladini – ho maturato un’esperienza ventennale come direttore di produzione e di stabilimento in un’azienda del settore. Nasciamo davvero da 0, grazie alla visione di un titolare di un’azienda farmaceutica che ha creduto in me ed è stato il nostro primo cliente. Siamo partiti (in tre soci) con un piccolo capannone di 1000 metri quadri a Calcio, iniziando sin da subito a investire sull’ampliamento del nostro know how, sulla ricerca e sviluppo e su macchinari sempre più efficienti e tecnologicamente innovativi; la strategia ci ha premiati e nel 2017 abbiamo individuato una struttura destinata a ospitare il nostro nuovo sito produttivo”.

“Fin da subito ho iniziato a progettare il layout del nuovo stabilimento. La mia personale formazione, infatti, mi consente di progettare direttamente le logiche e il flusso produttivo di ogni nostro impianto, permettendo a Farcoderma di sperimentare nuove soluzioni industriali, in modo molto più veloce e dinamico di gran parte delle aziende del settore, sopratutto quelle più grandi. Il nostro obiettivo è quello, sul medio-lungo periodo, di diventare uno dei top player in Italia nel nostro segmento operativo, continuando contestualmente l’incremento della quota di fatturato rappresentata delle vendite sui mercati internazionali. Il tutto estendendo il portafoglio di marchi commerciali di nostra proprietà e non solo con produzioni conto terzi, per quanto importanti”.

“Il nuovo stabilimento appena concluso è stato immaginato, progettato e costruito (da Carba) proprio per supportare questa espansione con un’ottica temporale di 10 anni”.

“L’intervento di ristrutturazione dell’edificio acquistato nel 2017 si è articolato su due step successivi, il primo, che ha interessato un’area complessiva coperta di 2.500 metri quadri, prevedeva una serie di camere bianche, i nuovi laboratori di ricerca e sviluppo (compresi le aree destinate ai controlli di qualità e microbiologia) e naturalmente gli uffici per il personale”. 

La prima fase (che comprendeva anche le predisposizioni per l’ulteriore ampliamento di 2.500 metri quadri) si è conclusa il 4 settembre 2019, due anni dopo dall’acquisizione”. 

A novembre 2019 siamo partiti con il secondo lotto di espansione che comprende altre nove camere bianche sterili, terminando i lavori a febbraio 2020; l’inaugurazione della nuova estensione produttiva ha coinciso con l’Autorizzazione Ministeriale (prevista dal bando Invitalia) per la produzione e fornitura di presidi chirurgici e disinfettanti da consegnare allo Stato per i prossimi due anni. Un traguardo importante, riconoscimento della Qualità che in questi anni di duro lavoro siamo riusciti a dimostrare al mercato”.

“Nel 2018 è cambiata la compagine sociale: ho rilevato le quote dei miei due soci fondatori, istituendo una nuova partnership con un Gruppo toscano (rappresentato da Vanni Benedetti, titolare della Bio2) che è sfociata da pochissimo nella fusione tra le nostre realtà, per poter competere con più forza non solo sul mercato nazionale, ma soprattutto per aprirci ulteriormente al Mondo”. 

“Attualmente lavoriamo, infatti, per il 70% sul mercato Italiano, ma la nostra intenzione è sviluppare con convinzione i canali che abbiamo già attivato a livello internazionale (Asia con i nostri probiotici, Albania, Nord Africa con prodotti antireflusso) e che ci stanno dando davvero molte soddisfazioni”.

“Essere imprenditore oggi in Italia e nel settore Farmaceutico richiede una spiccata capacità intuitiva che consenta di individuare in anticipo strade nuove o soluzioni innovative per affrontare mercati già consolidati, dedizione al lavoro e allo studio (non ci sono sabati e domeniche), accurata pianificazione di ogni dettaglio. Ci vuole anche un pizzico di incoscienza: fare l’imprenditore oggi non è semplice, con grandi complessità nella gestione del personale. Per formare un tecnico nel nostro settore ci vogliono da tre a cinque anni, un investimento davvero importante per aziende come la nostra, sostenuto del tutto in autonomia”. 

Dal pavimento al tetto, l’attenzione al dettaglio e alla qualità esecutiva è la stessa

Carba ha realizzato l’intero stabilimento Farcoderma curando direttamente ogni singola lavorazione, dai movimenti terra per lo scavo e la realizzazione della linea di acque reflue, fino ai dettagli esecutivi degli uffici, come i controsoffitti dalla forma curva o i pavimenti flottanti in legno.

Francesco Palladini spiega perchè ha scelto Carba

Affidarsi agli SPECIALISTI

La scelta di incaricare  [CARBA] per la gestione di un cantiere per noi fondamentale come quello del nostro nuovo polo produttivo si basa su due fondamentali riflessioni: la loro capacità di gestire il cantiere in assoluta autonomia, superando eventuali problematiche (anche amministrative e burocratiche di ogni tipo) senza pesare sulla nostra struttura e il loro livello di qualità esecutiva che è indubbiamente molto alto”.

“Non è un caso, quindi, che ci siamo affidati all’impresa di Mauro Carminati: dalla progettazione alla risoluzione del problema, [CARBA] segue l’intera filiera, individuando sempre le corrette procedure per consegnare il cantiere nelle tempistiche concordate”. 

“Il fattore tempo, infatti, per aziende come la nostra è fondamentale, molto di più di quello economico (che ovviamente non trascuriamo di controllare). Essere certi che le tempistiche concordate verranno rispettate, vuol dire poter programmare produzione e investimenti in assoluta serenità e, in definitiva, migliorare la redditività della nostra azienda”.

“Ci sono poi dettagli che ci confermano che la scelta di affidarci all’impresa di Fontanella sia stata quella giusta: ad esempio, tutti i sottoservizi dello stabilimento sono stati realizzati in pieno inverno, senza per questo far registrare ritardi o problematiche di alcun tipo. Questo è il servizio che un imprenditore ricerca e vale molto di più di un extra sconto (che molte volte significa meno qualità). Il prezzo che Carba ci propone è quello giusto, perché il lavoro è fatto bene. Ci consente di concentrarci sulla produzione e sull’innovazione, lasciando le problematiche della costruzione a chi è specializzato a gestirle. Un vantaggio impagabile, fondamentale e integrato nella nostra visione di fare impresa”.

Un dettaglio che dice molto sulla nostra capacità di trovare soluzioni innovative che consentano ai nostri clienti di massimizzare il proprio investimento. Le recinzioni perimetrali, composte da basamenti in cls prefabbricato e elementi superiori in acciaio zincato e verniciato, sono state recuperate da un altro nostro cantiere e ricondizionate. Ciò ha consentito non solo un risparmio economico alla Committenza, ma anche una riduzione dell’uso di risorse per questo tipo di manufatto. 

#ATTENZIONEAOGNIDETTAGLIO

Dalla parte del Generale INVERNO

Oltre ai laboratori e alle camere bianche che richiedono finiture di altissimo livello sia dal punto di vista dei materiali utilizzati sia da quello della capacità esecutiva, per Farcoderma abbiamo anche realizzato un grande deposito refrigerato dove verranno stoccati i prodotti finiti e le materie prime che richiedono, per la loro conservazione, basse temperature.

L’intera struttura è stata coibentata, per ridurre al minimo la quantità di energia necessaria per il mantenimento delle temperature di funzionamento; per la pavimentazione abbiamo realizzato uno strato coibentante di alto spessore, reso monolitico con le armature al momento del getto del calcestruzzo. La qualità del prodotto finito è stata garantita dalla capacità di Carba di fornire direttamente, oltre a una proprietà esecutiva di alto profilo, anche parte delle materie prime necessarie, in questo caso il ferro di armatura e il calcestruzzo che sono stati prodotti nello stabilimento Megabeton di Soncino. Ogni dettaglio di posa è stato accuratamente verificato per eliminare completamente la presenza di ponti termici indesiderati.

Le radici dello stabilimento ovvero l’importanza di un sottofondo ben realizzato

Carba è specializzata nella gestione dei sottofondi da sempre, lo provano le centinaia di migliaia di metri quadri che abbiamo stabilizzato negli anni sia per costruire capannoni industriali sia per realizzare infrastrutture stradali durevoli. Anche per lo stabilimento Farcoderma abbiamo realizzato una stabilizzazione a calce dei sottofondi prima della realizzazione della pavimentazione in calcestruzzo gettata in opera. Con una difficoltà logistica in più i nostri mezzi hanno dovuto lavorare all’interno di un capannone esistente.Complessivamente abbiamo stabilizzato 5.000 metri quadri di superficie, utilizzando calce in percentuale pari al 3%.

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